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Importanza della riservatezza nel settore della traduzione

Oggi non si può parlare di traduzioni, soprattutto in ambito legale o finanziario, senza soffermarsi sulla questione della riservatezza dei documenti. 

La riservatezza, infatti, è una prerogativa imprescindibile della professione del traduttore, che di norma è tenuto a sottoscrivere un accordo di riservatezza e non divulgazione (il cosiddetto Non-Disclosure Agreement – NDA) con le agenzie per cui lavora, o con i clienti diretti.

Questo accordo serve per tutelare la riservatezza dei contenuti trattati prima di affidare un incarico di traduzione, e obbliga il traduttore a non divulgare informazioni confidenziali relative a segreti industriali, dati sensibili o qualsiasi informazione di carattere commerciale o di altra natura che il cliente intenda custodire.

ll traduttore e l’interprete sono tenuti a garantire la massima riservatezza riguardo alle informazioni e a tutti i documenti messi a loro disposizione per portare a termine l’incarico, e il loro dovere di riservatezza permane anche dopo la conclusione della prestazione o del rapporto professionale. Il dovere di riservatezza decade unicamente in caso di obblighi di legge o di richieste delle autorità.

In concreto, soprattutto in caso di traduzioni legali o finanziarie, il traduttore deve necessariamente avere a disposizione documenti di grande importanza per i clienti che possono riguardare accordi commerciali, e non, di natura altamente confidenziale. Per non compromettere il buon esito di trattative e per garantire la riservatezza delle informazioni, il traduttore ha quindi l’obbligo di non divulgare a terzi i documenti da tradurre o qualsiasi materiale di riferimento ricevuto dal cliente nonché di non renderne pubblico il contenuto. Inoltre, dovrà impegnarsi a evitare che tali documenti non siano divulgati accidentalmente. Per questa ragione, una volta ultimato e consegnato il lavoro, per il traduttore è buona norma cancellare dagli archivi del proprio computer o da qualsiasi altro supporto esterno di memoria, nonché dagli archivi del proprio account di posta elettronica, i documenti in questione per evitare la violazione dell’accordo di riservatezza sottoscritto e per non incorrere in sanzioni.

Oltre al dovere di garantire il rispetto degli accordi di riservatezza, le agenzie di traduzione e i professionisti che trattano documenti e informazioni contenenti dati privati e/o sensibili relativi ad aziende o privati devono conformarsi anche al nuovo Regolamento generale sulla protezione dei dati, il cosiddetto GDPR.

Mentre un NDA evita la divulgazione di informazioni appartenenti a clienti diretti e indiretti, il Regolamento GDPR mira a proteggere i dati privati. Le due cose sono complementari, pertanto ogni azienda o professionista dovrà conformarvisi al fine di garantire l’assoluta riservatezza dei documenti ricevuti e il completo rispetto del Regolamento GDPR.

Per concludere, tra i vari requisiti necessari nell’ambito della traduzione, l’obbligo di riservatezza rappresenta un aspetto essenziale nel settore, non solo per motivi strettamente legali ma anche per ragioni etiche e per garantire sempre un servizio ottimale che contribuisca al successo dei clienti.

Carlotta Rossi – traduttrice freelance con specializzazione in ambito legale, finanziario, shipping e trasporti